Il disegno deve guardarsi bene dall’imitare fedelmente il vero; esso non deve essere preciso, deve solamente ed esclusivamente stabilire proporzioni e ritmi. Il disegno deve essere estremamente approssimativo se no distrae l’attenzione dal colore e dalla luce danneggiandoli quindi inevitabilmente e gravemente.
Del resto le forme scaturiscono meglio dai colori e dalla luce che dai contorni. Niente disegno ma far nascere largamente le forme dalle macchie, dalle proporzioni e dalle pennellate.
La linea è pittorica quando è indispensabile per esprimere qualcosa, il che è ben raro, e quando giova alla composizione, al ritmo, alla decorazione. In qualunque altro caso abolirla e sostituirla con le proporzioni, il tocco, le macchie, il colore.
È necessario anche usare, nei limiti concessi dalle esigenze di disegno e di modellato, una certa agilità di grafia.